<< La corte del Nobile Angelino da Policastro vanta le più belle dame del territorio, e la chioma fluente del Giullar di corte le fa impazzire tra un passo di danza e un punto di ricamo. Di tanto in tanto giovani ancelle prendon parte ai lor pettegolezzi e si perdono rapite da musiche e canti, cosìcchè qualche intrepido armato prova loro far la “corte”. >>
<< Siamo gli armigeri dei “cani da guerra” mercenari pronti a combattere per danari e gloria, al soldo oggi di Angelino da Policastro, offriamo protezione e scorta o guerra e saccheggi. Pagateci e avrete i nostri servizi, non pagateci e potreste finire sulla nostra strada. Abbiamo spade, scudi, bardiche, archi e frecce. Le nostre linee sono instancabili, sfondano il nemico con ferocia e non hanno paura di nulla. >>
<< Siamo precisi, efficaci e veloci: sentirete arrivare le nostre frecce solo quando sarà troppo tardi. Impugniamo l'arco per mestiere e per necessità; in tempi di pace ci dilettiamo col tiro al paglione, ma in tempo di guerra siamo letali. Siamo gli arcieri dei “Cani da guerra” e dominiamo il campo dalla distanza con le nostre insidiose frecce. >>
<< Passami quei chiodi, tira quelle corde, ingrassa quel cuoio e concia la pelle! Il mantelletto è pronto capitano! I proiettili infuocati devono essere testati! Il carretto per il trasporto delle vettovaglie invece manca delle ruote ancora. Servono più mastri ferrai in questa bottega! Un goccio di vino speziato mio signore? >>